#5 Aldo e l’Umanesimo coevo

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Prima pagina del

Nel giugno 1491 Angelo Poliziano giunse a Venezia a seguito dell’amico Giovanni Pico della Mirandola. Durante il suo soggiorno nella Serenissima, dedicato per la maggior parte del tempo alla ricerca e all’analisi di codici greci, l’umanista toscano annotò in un taccuino i nomi delle persone incontrate.

Tra questi Poliziano segnalò il nome di “Alto Mannuccio”, fornendo in tal modo la prima testimonianza documentaria della presenza di Aldo a Venezia. Quasi sicuramente quello fu l’unico incontro personale avvenuto tra i due, un evento dal quale probabilmente Manuzio trasse profonda ispirazione per quella che sarebbe divenuta di lì a poco la sua impresa editoriale.

Negli ultimi anni di vita, infatti, Poliziano aveva maturato un rinnovato interesse per i testi di Aristotele e per la cultura greca in generale. In essa il letterato vedeva la base fondante del programma culturale di matrice enciclopedica teorizzato nel Panepistemon, la famosa introduzione alle sue lezioni sul commento all’Ethica Nicomachea di Aristotele.