#14 La fine dell’avventura aldina

#14.1

 

Marco Musuro

Nel 1509 la guerra che contrappose la Lega di Cambrai alla Repubblica di San Marco costrinse Manuzio a sospendere i lavori dell’officina tipografica. Quello stesso anno Aldo si trasferì a Ferrara dopo aver ceduto le proprie quote societarie a Torresano.

L’editore rientrò a Venezia due anni dopo, riattivando la stamperia in un momento in cui la concorrenza in città si era fatta più forte. In quello stesso periodo, tuttavia, si registrò un incremento della collaborazione dell’officina aldina con alcuni dei migliori intellettuali del periodo, come Marco Musuro e Andrea Navagero.

Proprio nella dedica a quest’ultimo della Rhetorica ad Herennium del 1514 è presente un ritratto dell’attività di Aldo negli ultimi anni.

In essa, l’ultrasessantenne editore espose tutto il suo disagio nei confronti del mestiere che lo aveva reso celebre, costringendolo, sul finire della vita, a relazionarsi a una folla di persone desiderose di pubblicare per i suoi tipi, come pure a rispondere a corrispondenti sparsi in tutto il mondo.

Oramai anziano, Aldo non possedeva più le forze per sopportare il peso di un’attività editoriale frenetica, universalmente riconosciuta come una delle più fervide imprese culturali del tempo.