L'idea della mostra
Le celebrazioni per il quinto centenario dalla morte di Aldo Manuzio hanno visto il susseguirsi di numerosi e importanti eventi incentrati sul grande umanista-editore italiano.
Seminari, giornate di studio, mostre e convegni sono stati e continuano a essere organizzati in tutto il mondo con l’obiettivo di evidenziare l’importanza fondamentale di questa imprescindibile figura della storia della cultura occidentale.
Venti anni fa in Italia le celebrazioni per l’inizio dell’attività aldina hanno avuto il loro fulcro in tre importanti mostre organizzate rispettivamente dalla Biblioteca Nazionale di Firenze, dalla Biblioteca Marciana di Venezia e, in tono minore, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, i cui cataloghi rimangono un punto fermo per gli studi bibliografici su Manuzio.
Oggi la situazione sociale ed economica del nostro Paese appare ben diversa da allora. La crisi economica degli ultimi anni ha suscitato un senso di incertezza verso il mondo dell’editoria cartacea e un intenso scetticismo circa la valenza culturale dell’esperienza editoriale del passato.
L’invadenza della tecnologia digitale ha messo dunque in secondo piano le esperienze tecnologiche legate al mondo dell’editoria e dell’informazione nei secoli precedenti l’avvento dell’informatica.Eppure il libro a stampa resta un punto fermo per l’evoluzione culturale dell’umanità, essendo di fatto il veicolo principale di divulgazione delle idee e delle informazioni in età moderna e contemporanea.
Uno degli alfieri più importanti di tale strumento d’eccezione fu proprio Aldo Manuzio, umanista ed editore il cui raffinato piano editoriale si univa a una spiccata propensione per l’innovazione tecnologica legata all’oggetto libro.
L’idea di una mostra virtuale dedicata all’editore di Bassiano ha in sé una doppia finalità. Da una parte si è cercato di mettere in risalto, attraverso i testi dei “pannelli” quanto più esaustivi gli aspetti storici, economici e sociali che hanno reso grande l’avventura aldina; dall’altra si è voluto offrire agli studiosi, proprio attraverso il web, l’accesso a immagini ad alta definizione tratte dalle edizioni aldine possedute dalla Biblioteca Trivulziana di MIlano, in modo da poter così analizzare più approfonditamente l’aspetto tecnologico dell’impresa dell’ancora col delfino.
Introduzione alla mostra
Come ci hanno insegnato le lezioni di due grandi studiosi quali Martin Lowry e Luigi Balsamo, nello studio di una grande iniziativa editoriale come quella aldina bisogna considerare non solo la dimensione culturale dell’impresa, ma anche gli aspetti economici e imprenditoriali a cui essa è legata.
I recenti convegni tenutisi a Venezia e Bassiano, assieme a quello che si terrà nel novembre 2015 a Milano presso la Biblioteca Ambrosiana, dovrebbero aiutare a recuperare questi aspetti fondamentali dell’analisi storica, per troppo tempo tenuti in secondo piano.
Il centro di questa iniziativa risiede tuttavia nell’idea di fornire materiali utili alla ricerca grafica legata all’universo manuziano. Sembra che prossimamente verranno varate celebrazioni dedicate al punzonista Francesco Griffo, creatore materiale, tra l’altro, del carattere corsivo utilizzato da Aldo nei suoi libelli portatiles.
La mostra offre materiali utili a un approccio reale alla storia dell’impresa aldina, legata imprescindibilmente sia al rivoluzionario piano editoriale ideato da Manuzio, sia all’innovazione grafica e tecnologica dei suoi prodotti editoriali.
Se la creazione del carattere Bembo, degli alfabeti greci, dell’italico sono opera di un abilissimo punzonista come Griffo, solo l’ideale intellettuale ed estetico di Aldo poteva sintetizzare una serie di spinte che si stavano muovendo dagli ambienti dei copisti, dei calligrafi e dell’antiquaria e adattarli al mondo del libro stampato.
Informazioni
Grazie alla preziosa collaborazione dell’Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana di Milano, che ha messo a disposizione la sua collezione aldina e ha realizzato le digitalizzazioni delle immagini, questa mostra offre al pubblico degli studiosi di tutto il mondo una larga panoramica della produzione editoriale di Manuzio provvista di un corredo fotografico di altissima qualità.
I volumi virtualmente esposti, con le loro descrizioni bibliografiche e le relative immagini, possono essere raggiunti sia attraverso il percorso espositivo "stanza per stanza" sia tramite la sezione "Cerca tra le edizioni".
In questo caso le edizioni appaiono elencate secondo la forma stardandizzata dell'intestazione oppure possono essere ricercate tramite il pulsante "Ricerca avanzata" che permette una ricerca per autore, titolo, data.
Le schede bibliografiche delle edizioni presenti all’interno della mostra sono frutto di un’analisi diretta dei volumi trivulziani raffrontata con le informazioni contenute nel database Material Evidence in Incunabula (MEI) realizzato dal “Consortium of European Research Libraries” (CERL), e nel Catalogo della raccolta aldina della Biblioteca Trivulziana curato da Isabella Fiorentini e Zena Masud, in corso di stampa.
Questa iniziativa si è avvalsa del generoso contributo della Regione Lombardia e del fondamentale apporto scientifico e tecnologico del “Centro di Ricerca Europeo Libro Editoria Biblioteca” (CRELEB) dell’Università Cattolica.
Credits
Ideazione
Edoardo Roberto Barbieri
Testi e cura
Natale Vacalebre
Web designer
Alessandro Tedesco per CREAtive COMmunication STUDIO